La grande produzione convenzionale del caffè è basata fondamentalmente su un enorme uso di fertilizzanti e fitofarmaci di sintesi che in alcuni casi possono superare il limite massimo di residui consentito dalla legge con effetti negativi sulla salute del consumatore.
Anche se usati nei limiti di legge, fitofarmaci e fertilizzanti possono condizionare lo sviluppo della pianta di caffè e di conseguenza il gusto dei chicchi prodotti, infatti:
Perciò pensiamo che consumare caffè biologico significa bere una bevanda legata in maniera più naturale alla terra, ricca di aromi originali e sapori primitivi che fanno bene sia al palato che alla salute del consumatore.
In aggiunta, il sapore del caffè biologico è determinato anche dalle buone aspettative che si creano automaticamente in noi prima di assaggiarlo. Il nostro cervello, infatti, integra le informazioni positive sulla salubrità del prodotto con la stimolazione proveniente dai recettori gustativi posti sulla lingua, creando una perfetta combinazione che esalta la gusto percepito del caffè.
A nostro parere, il biologico costituisce le fondamenta della sostenibilità.
La scelta dell’agricoltura biologica mira a garantire una qualità migliore del prodotto in quanto una pratica culturale che non prevede l’uso di sostanze chimiche. La concimazione avviene attraverso l’utilizzo di fertilizzanti naturali e gli antiparassitari vengono sostituiti con metodi rispettosi dell’ambiente. Il terreno, nell’agricoltura biologica, viene considerato come un essere vivente che deve essere curato, protetto e nutrito.
Un rapporto integro con la terra, rispettarne i tempi e gli equilibri non significa soltanto ottenerne dei frutti sani e naturali, simboleggia il punto di partenza, l’armonia, l’attenzione alla vita e al futuro. Per questo lo difendiamo e lo ricerchiamo, stimolando i piccoli agricoltori di caffè perché si uni- scano in gruppi o in cooperative e si possano convertire al biologico.